Cinipide galligeno: ormai questo nome è ben noto ai castanicoltori e agli agricoltori non solo della zona del cuneese ma dell'Italia intera. Dal 2006 circa, quando l'insetto è infatti arrivato dal Giappone facendo il suo "ingresso", tramite un vivaista piemontese, che l'ha importato su piantine di castagno, ha sviluppato i primi focolai nell'area bergamasca e si è rapidamente diffuso in tutto lo Stivale, riducendo la vigoria delle piante, che si presentano con la chioma diradata e fruttificano di meno.
Situazione che "probabilmente durerà per anni, forse per sempre, sino a che non si ammalerà il suo insetto parassita".
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