Sembra che la ex-ricercatrice abbia preso la storica decisione: ha optato per l'indennità parlamentare molto più ricca (12.000 euro) e rifiutato il compenso molto più modesto (euro 3.300) che a lei spettava per il lavoro di ricerca. Compenso questo, lamenta la neosenatrice, di quattro-cinque volte inferiore a quanto si prende all'estero.
La meritocrazia continua ad essere molto citata e auspicata nei convegni e anche negli articoli di giornale, ma assai poca praticata.
Al contrario continuano ad essere premiati i vincoli familiari, le fedeltà di partito, le rendite di posizione, le appartenenze a clan di vario ordine e grado. Ben venga quindi la nomina a Senatore a vita di Elena Cattaneo. Lo merita per la sua brillante attività da ricercatrice. Sono gli altri senatori non a vita che ci danno da pensare circa le modalità della loro elezione .
Nessun commento:
Posta un commento
LASCIA UN TUO COMMENTO