sabato 28 settembre 2013

CACCIATORE SPARA AD UN CICLISTA : TUTTO REGOLARE !

Due ciclisti, lui 49 anni, lei 50, stavano percorrendo il sentiero dello Strona nel tardo pomeriggio di mercoledì 25 settembre, quando l’uomo è stato impallinato ad una gamba da un cacciatore che mirava un leprotto, passata poco prima della coppia: «Eravamo in fondo alla discesa di Somma verso Vergiate, su un stradella carrozzabile - spiega la vittima dell’incidente, curato in ospedale a Somma Lombardo e giudicato guaribile in 5 giorni -. Io e mia moglie siamo stati "impallinati" da un cacciatore che, senza vedere dove dirigeva il fucile, ha sparato ad un misero coniglietto. Dopo essere stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Somma, grazie a Dio è stato riscontrato che il pallino è uscito dalla gamba, anche se mi fa male: mi farò vedere ancora. Mia moglie è stata ferita di striscio». L’uomo ha sporto denuncia ai carabinieri, arrivati sul posto per verificare la dinamica: i militari hanno controllato che il cacciatore, accompagnato da un amico, avesse tutti i permessi e si trovasse in un’area autorizzata per la caccia. 

«Autorizzato o meno ha sparato senza guardare - prosegue il 49enne ferito - e non gli hanno nemmeno sequestrato il fucile. Oltretutto con me a terra dolorante quel simpaticone ha pensato prima ai suoi cani e poi a chiamare l’ambulanza. Per quanto dovremo ancora subire questi assurde pratiche cosiddette "sportive" a danno di quanti vogliono godersi in pace la natura? Ho abbandonato la moto da enduro perchè inquina, distrugge i sentieri e spaventa gli animali (così mi dicevano i cacciatori). Ora vado in bici, finalmente sono "a norma”. Ma possono esistere cacciatori che possono sparare alla cieca e se va male... è colpa della fatalità? Se circolo in auto con la revisione scaduta mi ritirano il libretto, se sparo ad una persona pensate che mi ritirino l'arma? Sbagliato!» ( da VN )

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