
Lucia Uva, 53 anni, da 5 anni chiede che sia riaperto il caso del fratello, morto nel 2008 all’ospedale di Varese , dopo una notte trascorsa nella caserma dei carabinieri. La procura, fino a questo momento, ha concluso che la morte dell’uomo è stata determinata da un errore medico. Ma il tribunale nel primo processo sul caso ha assolto uno psichiatra e ora sono davanti al gup di Varese altri due medici. Lucia Uva non è convinta, e in tutte le sedi, da anni, urla la sua verità, e cioè che Giuseppe, secondo lei, fu picchiato da poliziotti e carabinieri (otto per la precisione) che quella notte furono chiamati per l’intervento in caserma. ( da Varesenews )
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