giovedì 27 giugno 2013

SESTO CALENDE : EX AVIR E DECISIONE GIUNTA -COMITATO DIFENDERE SESTO

Riceviamo e pubblichiamo -



Questo Comitato - si legge nella nota diffusa alla stampa dai portavoce, Mario Lolla e Beppe Balzarini -. era stato fortemente critico su questo Piano, ritenendo che progettare il recupero di un'area industriale dismessa, per di più situata nel centro urbano, attorno ad un supermercato fosse un'idea folle. Perchè pensavamo questo? Perchè, diventato proprietario della vasta area in oggetto (39.000 mq), l'imprenditore, sicuramente maggiormente dedito agli affari piuttosto che alla filantropia, avrebbe evidentemente perseguito i suoi, pur legittimi, interessi». Il Comitato ha espresso da sempre le sue perplessità sul progetto: «Avevamo soprattutto criticato le Amministrazioni del momento che non nascosero affatto il proprio gradimento dell'intervento di cui magnificavano senza remore qualità eccelse che a noi nonsembravano proprio tali. Domandavamo quindi se qualcuno ritenesse di alta qualità un vasto parallelepipedo circondato da parcheggi per auto, palazzi vari, sparuti alberelli e, infine, nulla di utile per la comunità. È vero che molti cittadini ritengono certamente positivo avere un supermercato in centro (e così superiamo i nostri vicini di Castelletto sopra Ticino), ma dagli Amministratori ci si aspetterebbe di più, almeno in senso ambientale». 



«Ma ora cosa succede - proseguono i portavoce -, cosa propone la Giunta Colombo? Erano previsti 2 utili sottopassaggi pedonali sotto alla SS33 del Sempione ed un altro sottopassaggio, anche per le auto, sotto alla ferrovia, per una maggior facilità di collegamento tra il centro ed il nord del Paese divisi dalla strada ferrata: cancellati. Cuore dei lavori iniziali, ancora non conclusi, la rinaturalizzazione del torrente Lenza: si confrontino l'aspetto dell'alveo a monte dell'area e dentro l'area in questione. A monte c'è una situazione accettabile, dentro l'area è sì scoperto ma è cementificato! In questa situazione dei lavori (costi elevati, ma ormai conviene continuare) il privato potrebbe essere condizionabile, invece riesce a condizionare l'Amministrazione sestese ed ottiene: 1) Passaggio da media a grande distribuzione, con aumento della superficie di vendita. 2) Vecchio forno per intero, lo paga ma assomiglia molto ad un regalo ed è una perdita per i sestesi. 3) Un intero piano di parcheggi che saranno a pagamento. 4) La suddetta eliminazione dei tre sottopassi. Che la vendita del piano migliore del vecchio forno (patrimonio dei sestesi) serva poi a finanziare un altro progetto (nuova Marna), la dice lunga sul tentativo di exploit pre-elettorale creando specchietti per le allodole a prescindere dai danni connessi. Ma c'è anche l'assicurazione ai commercianti sestesi che non saranno aperti negozi per non fare concorrenza all'attuale zona commerciale del centro sestese: qualcuno ci crede? Noi no! A questo punto serve molta informazione perchè i sestesi capiscano che il Piano, già utile all'investitore e non alla comunità, viene ulteriormente peggiorato e solo con ampia mobilitazione civica si potrà condizionare l'Amministrazione, farla tornare sui suoi passi e riottenere il maltolto ai sestesi». 

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