È stupefacente se non paradossale quello che si sente in questi giorni sul voto, sui sondaggi sui pensieri dei cittadini, sul risultato del voto.
Per venti anni abbiamo assistito a tutto e di più, le ruberie, gli imbrogli le corruzioni, gli scambi di voto gli scambi di poltrone, il proliferare delle scorte come status sociale, con sperperi di denaro in cattedrali di sabbia.
Le spese e i salari sia dei politici sia dei funzionari e dirigenti in continuo aumento, le sentenze della Corte dei Conti che, di fatto, salvaguardano gli interessi personali, come se detrarre 500 € mensili su una pensione di 10.000 € a fronte di una pensione ai cittadini di 500 € mensili fossero uno squilibrio insostenibile.
Si pretendeva dal M5S tutto e subito, non si è percepito che era difficile cambiare velocemente come i cittadini auspicavano, ma si è preferito tornare al vecchio modo di gestire il bene dell’Italia, ai partiti che di fatto ci hanno condannato e costretto ad una vita miserabile.
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