
TORINO-“Per me se qualcuno ti chiede da mangiare è come se lo chiedesse Gesù” ha raccontato. “Mio padre mi ha sempre detto di mettermi al posto di chi è povero”.
Così ha detto Shennuda Makar, per tutti Simone, al giornalista de La Stampa che è andato a trovarlo ,incuriosito dalla sua storia .
Simone ha una pizzeria con kebab con la quale mantiene moglie e due figli . E' venuto in Italia nel 1996 ,ha lavorato come lavapiatti ,poi , con risparmi e mutuo ha aperto questa attività .
Ora non è difficile sentirlo dire "“Dispiace se faccio prima un kebab per questo signore?”.Questo "signore" è qualcuno reso povero e "affamato " dalla crisi che attanaglia l'Italia .
Il suo locale è diventato un punto di riferimento per i bisognosi. “Credo che chiunque farebbe quello che faccio io. E poi ho notato che quando do una mano a qualcuno lavoro molto meglio”. Dice Simone con semplicità
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