
«Facciamo luce sull’epilessia». È lo slogan di questaGiornata nazionale contro l’epilessia. Soltanto in Italia, sono in 500 mila a soffrirne. Oltre la metà di questi sono bambini e adolescenti che, quotidianamente, si trovano ad affrontare a scuola tutte le difficoltà legate alla malattia. A lungo associata agli interventi del demonio, e nel medioevo le donne venivano messe al rogo dal clero – viste le sue cause inspiegabili dalla medicina – lL’epilessia è una condizione neurologica – cronica o transitoria – che si contraddistingue per le improvvise crisi epilettiche.
Oggi è il giorno in cui si celebra – per la dodicesima volta, a livello nazionale – questa malattia di cui si conosce ancora troppo poco. Le scuole stesse sono impreparate e spesso non sanno gestire le crisi epilettiche.
Un’indagine condotta dalla LICE (Lega italiana contro l’epilessia), in occasione di questa giornata, ha messo in luce come la stragrande maggioranza degli insegnanti delle scuole elementari dice di conoscere l’epilessia ma soltanto per sentito dire (nel 41% dei casi). Il 25%, invece, ammette anche un’esperienza personale o familiare con la malattia, mentre il 47% ha detto di aver assistito a una crisi epilettica in generale e il 25% nella sua classe scolasti
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