La trafila burocratica è lunga: installare una macchinetta è facile, «farla sloggiare» molto meno. In caso di disdetta alcune compagnie prevedono una penale da 250 euro. Eppure qualcuno ci prova. A Cremona Monica Pavesi ha «liberato» la sua tabaccheria, a Bergamo l’associazione dei commercianti ha creato uno sportello legale per aiutare i locali a dire «no slot».
A Garrufo ci prova il titolare del bar Fantasy.
"Ho deciso di eliminare le slot e di tornare a fare bar come una volta- racconta il titolare Emilio Marinucci - Ai giovani voglio di nuovo offrire un divertimento sano. Dal bancone ho visto scene che avevano dell’incredibile. Non succederà più».
Marinucci si aspetta che altri seguano il suo esempio. «Ma so - spiega - che rinunciare a quei soldi non è semplice».
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