Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore,
credo che il bullismo, lo stalking (atto di molestare o perseguitare) ed
il femminicidio siano una trilogia delle personalità deviate. La larva di
queste distorsioni si insinua nel cervello dell'essere umano fin dalla sua più
tenera età.
E' innanzitutto compito dei genitori, degli educatori e degli insegnanti
di ogni ordine e grado provvedere che ciò
non accada e impegnarsi nella formazione etica e culturale dei futuri uomini e
donne.
Se già al bambino prima e all’adolescente poi viene inculcato il
rispetto dei compagni (maschi o femmine che siano) e del proprio prossimo difficilmente
questi da adulto si renderà attore di tali nefandezze.
Nel caso che genitori e/o insegnanti dovessero constatare che un
bambino, scolaro o studente, dovesse avere dei comportamenti non consoni con
gli insegnamenti ricevuti e con le regole del vivere civile sarebbe necessario
intervenire con appropriate metodiche da parte di consultori o personale
specializzato, come sociologi, psicologi ecc.
Occorre far capire, il prima possibile, principalmente l'uguaglianza dei diritti e dei
doveri tra maschi e femmine, tra bianchi e neri, tra occidentali ed orientali e
tra appartenenti a differenti credi politici o religiosi, ecc.
Non vanno sottaciute le competenze e le responsabilità che ha e che
dovrebbe avere lo Stato, con adeguati provvedimenti preventivi ed anche
repressivi. A tal proposito questi dovrebbe innanzitutto accertare, con
appositi test psico-attitudinali, se gli insegnanti e i professori abbiano o
meno le conoscenze e le capacità di trasmettere agli allievi le giuste nozioni
di educazione civica, materia questa che andrebbe istituita in tutti i
programmi scolastici.
Nell'ultimo secolo legislativamente molto è stato fatto, se pensiamo al
diritto del voto alle donne che prima non avevano, all'abolizione dell'ignobile
"delitto per causa d'onore" (se a tradire era la donna), la
possibilità alle donne di accedere a qualsiasi professione, organi
istituzionali, forze armate e forze dell’ordine, ecc. ecc., ma molto ancora resta da fare.
Dovrebbe essere reso obbligatorio
lo studio della storia moderna, entrando più concretamente nelle vicende relative
alla seconda guerra mondiale e all’immediato dopo guerra. Se tutto ciò fosse stato insegnato negli anni passati probabilmente oggi non avremmo
assistito al fenomeno dei naziskin e dei
“negazionisti” delle tante efferatezze commesse da tanti regimi dittatoriali. Dovrebbe
essere rivisto il codice penale e di procedura penale per quanto riguarda
l’intervento della magistratura e degli organi di polizia già alla prima
denuncia di molestie, vessazioni, persecuzioni, lesioni e tentativi di stupro
da parte di fidanzati, conviventi, mariti e padri-padrone, e non attendere che
succedano fatti di sangue prima di poter intervenire nei confronti del reo.
A questo proposito si potrebbero prevedere
pene alternative al carcere per cercare di riportare sulla retta via coloro che
si rendono responsabili di tali comportamenti deviati.
Martino Pirone
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