domenica 10 marzo 2013

" VEDI,QUELLO E' UN LADRO !"

I politici rubano i nostri soldi e si fanno la campagna elettorale sontuosa ...e si fanno rieleggere , i poveracci o si impiccano o fanno cose inimmaginabili .
Questa storia è realmente accaduta .


Paolo V. ha 72 anni ed è un pensionato. Una vita a lavorare, mai uno sgarro, mai un problema. Un “incensurato” confermano gli archivi delle forze dell’ordine. Un uomo che però ha visto erodere - come tanti - il suo budget familiare. Anche lui ha dovuto fare una personalissima spending rewiew. Via questo, via quello. Tagli agli hobby, all’abbigliamento. E poi al cibo. E così vivere diventa sopravvivere. E nonostante tanto tirar di cinghia, non si riesce ad arrivare a fine mese.
Ed ecco allora che nella mente balena quell’idea insana, repressa fra vergogna, pudore e dignità. Rubare. Non soldi ma cibo. Rubare perchè la fame è una brutta bestia.
E poi l’altro giorno, l’ 8 marzo, c’era anche una ricorrenza da onorare: la festa della donna. Una cena a base di carne con la moglie. 
Paolo V. come l’Umberto D. del neorelismo, perchè 60 anni dopo sembra non sia cambiato nulla. Il pensionato entra nel supermercato  e si confonde fra la folla dell’ora di punta. Ha due borse con sè, quella ufficiale dove riporrà gli acquisti che le magre finanze gli consentono di comprare e quella nera, abusiva, dove mettere la merce di straforo, attinta dagli scaffali, quando i dipendenti sono impegnati e non vedono. E poi lui è un insospettabile, non ha il phisique du role del ladro da supermercato. Le cose vanno bene. Mette all’interno della borsa civetta ben cinque confezioni di carne. Cinque belle bisteccone al sangue. Nessuno ha visto, sembra fatta. Va alla cassa e paga le altre cose. Neppure la cassiera sospetta nulla. E’ invece l’addetta alla clientela, sistemata nel box accanto all’uscita che lo sgama. Lo vuole fermare per un controllo, vedendolo con quelle due borse.
Lui fa finta di non sentire ed esce. Prima mette in macchina  la borsa con dentro la merce perchè oramai spera solo di salvarsi, di non subire l’onta di vedere arrivare la polizia, di farsi portare in questura per essere identificato. Invece sarà così. Perchè la direzione del supermercato recupera la carne - valore globale 35 euro - ma non può far finta di nulla. Sono troppi, in questo periodo, i furti che avvengono nel supermercato. E così Paolo V. alla sua veneranda età subisce quest’umiliazione che non avrebbe mai immaginato di dover provare. «Non ho soldi per mangiare», dice con le lacrime agli occhi, anche per la vergogna di essere stato visto da tutti. Da quella gente che adesso, se lo riconoscerà per strada, si darà di gomito dicendo: «Vedi quello, è un ladro».

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