domenica 3 febbraio 2013

PADANIA MAGNA MAGNA :PER NON DIMENTICARE la moglie dell'on Giorgetti .


LA PADAGNA DEL MAGNA MAGNA
CONDANNATA PER TRUFFA ALLA REGIONE LOMBARDIA  LA MOGLIE DI GIORGETTI, SEGR. NAZ.  DELLA LEGA NORD…. 400.000 EURO  PER CORSI FANTASMA DI EQUITAZIONE CON FIRME FALSE …. MA I VERTICI DELLA LEGA CONFERMANO GIORGETTI IN PARLAMENTO…
Laura Ferrari Giorgetti, moglie del parlamentare leghista Giancarlo Giorgetti, ha patteggiato davanti al Gup del tribunale di Busto Arsizio, Chiara Venturi, 2  mesi e 10 giorni di reclusione per truffa ad enti pubblici. La pena detentiva è stata convertita in pecuniaria: la signora Giorgetti dovrà pagare 3.240 euro di multa. A cui si aggiungono i 25mila euro che ha già versato a titolo di risarcimento danno alla regione Lombardia.
Laura Ferrari Giorgetti era titolare di corsi di equitazione in una onlus, società che per ottenere 400mila euro di finanziamenti dal Pirellone, aveva “gonfiato” il numero degli allievi che frequentavano i corsi di formazione. Oltre alla signora, hanno patteggiato davanti al Gup anche Giuseppe Landucci ( presidente dell’ente di formazione Forma Moda che fece i corsi) 1 anno e 4 mesi, e il suo braccio destro Maurizio Turoli 10 mesi. Altri due coimputati, Massimo e Rita Leo, saranno giudicati in seguito, a causa di un problema di mancata notifica. L’accusa, sostenuta dal pm Giovanni Polizzi, era di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Secondo la procura, in due corsi per diventare istruttori di ippica per disabili, finanziati dalla UE tramite la regione Lombardia, erano state falsificate le firme di alcuni partecipanti per raggiungere un numero sufficiente ad ottenere i fondi.
La richiesta di finanziamento di Laura Ferrari Giorgetti era stata appoggiata, secondo la ricostruzione del pm e la testimonianza del Landucci, sia dal capogruppo della Lega in Regione che dall’interessamento a questi corsi da parte del marito, parlamentare tuttora riconfermato a Montecitorio dai vertici leghisti. Lasciamo ogni commento ai lettori circa l’opportunità, per un partito che fa, a parole, del rigore amministrativo e della severità nell’applicazione delle leggi il proprio cavallo di battaglia, continuare ad avere tra le proprie file e ad alto livello, personaggi improponibili e deleteri per la propria immagine siano essi parlamentari o sottosegretari semplificatori: a quando un po’ di pulizia interna ? O il loro comportamento è condiviso dai vertici? E la base ?
Alleghiamo l’articolo in merito alla vicenda apparso sul Corriere della Sera il 24-01-06 a firma Luigi Corvi che lo ricostruisce nei dettagli.
Dal Corriere della Sera
24-01-2006
CORSI FANTASMA, COSI’ LA MOGLIE DI GIORGETTI MI AIUTO’
DAL NOSTRO INVIATO BUSTO ARSIZIO (Varese) — Due ore di interrogatorio, tre pagine di verbale fitte di nomi e nuove accuse contro Laura Ferrari, moglie del segretario della Lega Lombarda Giancarlo Giorgetti. Dal carcere di Busto Arsizio, dove si trova rinchiuso da giovedì scorso, il presidente della Forma Moda onlus, Giuseppe Landucci, presunto ideatore della truffa dei corsi fantasma, rilancia e racconta come ottenne i finanziamenti e come vennero falsificati i registri: «Presentai alla Ferrari dodici progetti formativi che avevo già consegnato in Regione per avere i finanziamenti e lei mi disse: “Te li faccio approvare io”». Landucci racconta al magistrato che dal 2001 non riusciva più a fare approvare dalla Regione i suoi corsi e che nel 2002 un comune amico di Luino gli presentò Giancarlo Giorgetti, il quale gli disse che la Lega aveva bisogno di formare i suoi quadri per poter organizzare corsi finanziati dalla Regione. Il presidente di Forma Moda spiega che prestò la sua consulenza per costituire un apposito ente, Lega Fom, che avrebbe poi avuto 150 mila euro di finanziamenti dal Pirellone. Successivamente Landucci (è sempre il suo racconto) avrebbe chiesto a Giorgetti un aiuto per fare approvare i progetti di Forma Moda e poi un amico di Luino gli avrebbe presentato la Ferrari, che garantì il suo interessamento. Ci sarebbe stata (nel marzo 2003) una riunione nella sede del consiglio regionale, presenti la Ferrari e altre due persone, in cui il capogruppo della Lega, Davide Boni, «assicurò che avrebbe cercato di far approvare cinque corsi, di cui due dovevano svolgersi a Varese ed essere affidati alla Ferrari o a persone scelte da lei». Sostiene Landucci che tre mesi dopo quell’incontro gli telefonò la moglie di Giorgetti per informarlo che i cinque progetti e rano stati approvati, ma che era contrariata perché solo uno si sarebbe tenuto a Varese. La Ferrari avrebbe poi gestito un corso di equitazione per disabili (svoltosi a quanto pare ad Angera) e un altro per operatori di campagna (a Varese). Questo corso Landucci dice di averlo fatto chiudere avendo riscontrato gravi irregolarità. Dalle indagini compiute dalla Guardia di Finanza risulta però che i corsi di formazione approvati furono sei: addetto di show room, esperto relazioni settore moda, operatore turistico, quality assistant, operatore per equitazione di campagna, tecniche di rieducazione per disabili. Tutti non avrebbero nemmeno dovuto partire perché mancava il requisito richiesto (almeno dodici iscritti). Landucci, secondo l’accusa (e ieri lo avrebbe lui stesso ammesso), falsificò anche le firme dei partecipanti sui moduli di iscrizione e sui registri di frequenza. Il quinto corso fu chiuso, il sesto è quello diretto dalla Ferrari, per la quale il pm aveva chiesto l’arresto.
Luigi Corvi

1 commento:

  1. I ladri e truffatori in camicia verde sono moltissimi... a partire da quel 'barlafus' di bossi con l'ultima della casa rifatta 'a sua insaputa'.... Poveri coglionii legaioli

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