mercoledì 6 febbraio 2013

BORSE DI STUDIO : COMUNICATO STAMPA


COMUNICATO STAMPA :PROTESTA CONTRO IL DECRETO PROFUMO
 Appoggio senza esitazione  le proteste studentesche e le manifestazioni che si sono tenute in questi giorni  contro il Decreto Profumo che rimodula i criteri per l'accesso alle Borse di Studio universitarie.
Il ridimensionamento complessivo del numero degli aventi diritto e dell'importo delle borse, quando le famiglie sono affaticate dalla crisi e in un Paese già fanalino di coda in questo campo, è una scelta miope e scorretta nel metodo, visto che questo provvedimento arriva a Camere sciolte, da un Governo ormai giunto al capolinea.


Sono già 58.000 i ragazzi che hanno rinunciato ad iscriversi all’università e sembra che questa scelta sia più frequente tra gli studenti provenienti dalle famiglie più indigenti: in questo quadro drammatico il governo di Mario Monti, per bocca del Ministro Profumo, vorrebbe proporre alle regioni dei diversi parametri per l’assegnazione delle borse di studio che penalizzerebbero ancora molti studenti. Tutto ciò è inaccettabile: forse per Monti non bastano ancora le nuove inique tasse, la perdita di potere d’acquisto dei salari e la disoccupazione giovanile intorno al 37% per convincere le giovani generazioni ad accontentarsi di un futuro, nel migliore dei casi dimesso, o al limite della sopravvivenza. 

Forse Mario Monti pensa che con un ulteriore colpo al diritto allo studio i giovani italiani possano rassegnarsi alla predeterminazione delle esistenze, cioè a quell’antico meccanismo per cui il figlio dell’operaio dovrà diventare operaio e il figlio del dottore confermarsi dottore. E’ il contrario di ciò che avviene nella maggior parte dei paesi d’Europa, che dell’università e delle ricerca hanno fatto il motore dello sviluppo. 

Oggi 7 febbraio  il Decreto arriva alla Conferenza Stato Regioni, dove la Giunta Toscana e quella della Puglia hanno già annunciato battaglia. A nome di Sinistra Ecologia Libertà chiedo  che si punti al ritiro secco del Decreto, che probabilmente è anche incostituzionale: le soglie di reddito differenziate tra Nord, Centro e Sud ritengo che difficilmente passerebbero ad un vaglio costituzionale.

Andrea Bagaglio  Candidato al consiglio Regione Lombardia per Sinistra Ecologia Libertà 

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