Non ne poteva più, forse, di continue richieste di spostamento dell'appello d'esame. Ognuna accompagnata da (apparenti) inattaccabili giustificazioni. Così Maria Silvia Avi, docente della facoltà di Economia dell'Università Ca' Foscari di Venezia, ha pensato di rispondere per le rime: a brigante, - come si dice - brigante e mezzo.
Ecco quindi comparire sul sito ufficiale dell'ateneo un avviso della professoressa, che in poco tempo è approdato su Facebook, ripubblicato da uno degli studenti: "Sono veramente dolente e molto dispiaciuta, di dover constatare come i miei studenti rappresentino una porzione particolarmente sfortunata di popolazione. In questi giorni - continua - ho ricevuto molte mail di studenti che, in merito al “problema” appello esame, mi hanno fatto richieste di cambio data a causa di : gravi problemi familiari, gravi problemi di salute, black out dei computer, gravi problemi personali, crash immani di server, di software, di harware, di internet….. Insomma, veramente, una massa di sfortunati. Paperino, in confronto, era un super fortunato! Mancavano solo un paio di casi di peste bubbonica e poi la lista delle disgrazie era veramente completa".


Una beffa nei confronti degli studenti che a loro volta - secondo la professoressa - avevano cercato di farsi beffa di lei.
"A fronte di questi poveri studenti, - continua la professoressa - ci sono stati però dei miracolati. Non potete nemmeno sapere, proprio in questi giorni, a quanti hanno telefonato le ULSS per fissare visite mediche proprio nel giorno e nell’ora dell’appello. Questo è un miracolo in quanto, in genere, le liste per le visite mediche sono molto lunghe ma vuol dire che, nella mia aula, se è vero che ho studenti molto ammalati, bisognosi di urgentissime visite mediche, è altrettanto vero che posso, per fortuna, constatare come tali poveri ragazzi super ammalati siano molto fortunati ad essere chiamati a casa dalle ULSS per visite inaspettate. E poi c’è qualcuno che dice che la sanità non funziona!!"
( L'huffington post )