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Consideriamo essenziali il rispetto della libertà e della responsabilità delle donne. Occorre superare
gli aspetti giuridicamente insostenibili della legge 40 in materia di procreazione assistita e garantire
piena applicazione alla legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.
Su temi che riguardano la vita e morte delle persone, la politica deve coltivare il senso del proprio
limite e il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del
diritto. Per evitare i guasti di un pericoloso “bipolarismo etico” che la destra ha perseguito in questi
anni, è necessario assumere come riferimento i principi scolpiti nella prima parte della nostra Costituzione e, a partire da quelli, procedere alla ricerca di punti di equilibrio condivisi, fatte salve la
libertà di coscienza e l’inviolabilità della persona nella sua dignità.
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