lunedì 13 agosto 2012

POSTE O BISCHE LEGALI ?

Riceviamo e pubblichiamo . Sull'argomento già avevamo scritto .



Due giorni orsono mi recavo alle poste, sede centrale, di Genova, per comprare un pacco da spezione. Una volta entrato, non riconoscevo più quel luogo, anche austero, e spersonalizzato, a cui il ricordo giovanile rimandava.
Una ridda di luci, rumori da flipper d'osteria, vociame variegato ti fa capire immediatamente che qualcosa, forse, è cambiato. Poi l'impressione diviene certezza. E' che quel luogo austero si è trasformato in un centro dispensatrice di illusoria felicità.. lotto istantaneo, gratta e vinci e altre diavolerie sono dispensate, come l'ostia profana di un rito neo pagano, dalla funzionaria di turno, che fa anche la simpatica, ride e scherza con questi zombi dall'età imprecisata... ad uno di essi cinguetta: "bisogna essere maggiorenni! ma dalla sua faccia mi sembra che abbia superato la maggiore età da un pezzo!"...
Etnie varie, latini, sudamericani, rumeni, asiatici si mescolano nel grande gioco dei pacchi in un'assolata e deserta giornata feriale di inizio agosto.. io stesso sembro un alieno, antitetico a quel contesto, quando mi avvicino e chiedo un banale pacco, magari con materiale di riempimento accluso.. l'impiegata mi sorride, bonarie, e mi chiede di che grandezza lo voglio.. dietro di me, mi sto dilungando troppo, si vede, l'orda dei disperati si scompone, ondeggia, e difende saldamente il posto nella coda.. qualche parolina a mezza bocca di biasimo, nei miei riguardi, che rallento il loro incedere nelle luminarie di una nuova giostra...
alla fine pago i miei tre euro e settanta e vorrei prendere le monetine, ma la signora mi dice, con una certa apprensione: "che fa? è pazzo? si mette a cercare le monete? non ha cinque euro?"... capisco che non c'è tempo da perdere.. le allungo il pezzo di carta e ritiro il resto, che la signora aveva già in mano...
finalmente ho concluso e vedo incedere al banco una grassona che puzza di alcolici a buon mercato, mi fa anche una certa tenerezza perchè ha lo sguardo tenero e comprensivo di chi aspetta la morte fumandosi un'ultima sigaretta...mi fermo a guardare.. la signora aveva comprato un gratta e vinci da venti euro (dicasi venti euro!!!! qurantamila lire, l'importo della prima cena che offrii alla fidanzatina marisa nei lontani anni 90) e ora chiede un altro giro, un altro biglietto, e continuerà, sicuramente, fino a quando gli impiegati, stancamente, chiuderanno le serrande e rimanderanno in strada questo popolo della notte, in pieno giorno...

nel frattempo sono uscito e la città mi ritorna squallidamente amica, inizio ad apprezzare qul battere martellante del sole caldo delle quattro del pomeriggio... io sono ancora vivo, sono ancora qui... ma per quanto?


Luca Pastura

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