sabato 18 agosto 2012

BUONA SANITA' E BUONA UMANITA'

Riceviamo e pubblichiamo 


Anche se nella quotidianità ci siamo abituati a vedere il continuo scadere dei valori di aiuto al prossimo e di umana solidarietà, vorremmo segnalare un episodio accadutoci nella triste circostanza del decesso di nostra madre Livia Bobbo, sabato 11 agosto.

Dopo il ricovero della nostra anziana congiunta nel reparto di Medicina dell’Ospedale di Dolo per un improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute, invece di accanirsi con inutili terapie che avrebbero prolungato le sofferenze dell’inferma, l’équipe medica di turno, coadiuvata dal personale del reparto, dopo un consulto col Primario, ha proceduto ad alleviare la sofferenza fisica di nostra madre con un’appropriata terapia antalgica, accudendola con grande umanità e partecipazione fino al momento del trapasso.



Per scrupolo, l’inferma è stata pure portata con l’ambulanza all’ospedale di Mirano, dove l’équipe medica del reparto di cardio-chirurgia, dopo un consulto tra i medici di turno ed il primario, ha, con altrettanta umanità e spirito di compartecipazione, sconsigliato qualsiasi intervento, proponendo che fossero i familiari ad assistere con amore la loro congiunta all’ospedale di Dolo, come suggerito dai medici di quel reparto di medicina. 

Per noi si è trattato di una decisione di grande aiuto psicologico e sostegno effettivo in questo momento di dolore. Probabilmente per il personale ospedaliero si tratta di una routine, ma il tatto e l’umanità dimostrati sono andati ben oltre i protocolli che ci si aspetta negli ospedali. Un grazie sentito e profondo a tutto il personale medico ed infermieristico da tutti noi familiari.

Maria Mafalda Frezza e fratelli

( Da il gazzettino )

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