martedì 17 luglio 2012

AMBROSIA :IL SOLITO RITO !


Puntuale .ma non troppo ,anche quest’anno si ripete il rito delle allergie causate dal polline dell’ambrosia .
Puntuale la regione lombardia insiste col suo piano ,l’ASL fa la sua conferenza stampa , qualche comune emette le ordinanze di sfalcio accompagnate da minacciose sanzioni . Manca invero le doglianze del primario di pneumologia , ma con sopraggiungere della fase acuta che porterà ad una drammatica emergenza sanitaria , arriveranno pure loro ( speriamo ).
Da vent’anni si ripete questo rito inconcludente sulla pelle dei cittadini lombardi e per 20 anni l’ambrosia si è diffusa a macchia d’olio : da pochi arbusti intorno a Malpensa siamo arrivati alle foreste che lambiscono Milano, Como, Pavia, Varese .



L’anno scorso un noto giornalista titolò “ ALLARME AMBROSIA ,MA I COMUNI DORMONO “  , mentre il primario di pneumologia di Varese parlò di una “ marcia allergica …che spesso comduce all’asma e …all’ ospedale “. I comuni non solo dormono, ma , come denunciato da molti,alcuni  sindaci dovrebbero multare se stessi per le strade disseminate di ambrosia !
Piuttosto che ordinanze sindacali, sarebbe utile che i sindaci , i vari assessori alla sanità( regionale , provinciale , comunali ) riconoscano innanzitutto nell’ ambrosia un reale problema di sanità pubblica e di conseguenza mettano in campo le strategie atte a circoscrivere , debellare un fenomeno che si sta diffondendo a macchia d’olio . Ed è già tardi .
Penso ad una tansk-force composta da medici allergologi  degli ospedali varesini, dell’ASL  , medici di base, agronomi, assessori comunali….. , che  :                                                                                                                           a)  studino nei particolari la diffusione del fenomeno nel nostro territorio ;
b) collaborino coi comuni a stabilire una mappatura del fenomeno ;
c)   promuovano una capillare opera di informazione  sulla tipologia della pianta e sulla pericolosità dei suo polline , mediante incontri con la popolazione , diffusione di pieghevoli semplici e ben illustrati.
d) promuovere una capillare opera di informazione presso il personale dei comuni che operano sul territorio ( vigili urbani ….) .
Inoltre, al termine della stagione, la Regione chieda conto, tramite le ASL , dei risultati delle iniziative territoriali .
A questo punto ci sta anche l’ordinanza dei sindaci , significando innanzitutto che sia il terreno pubblico il primo ad essere bonificato.
Dott. Andrea Bagaglio .

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO