mercoledì 11 luglio 2012

ALEXANDRA BACCHETTA -SOLIDARIETA' DALL'ISOLA D'ELBA

                                                       COMITATO 7 NOVEMBRE 2011
ALLUVIONE MARINA DI CAMPO

Marina di Campo, 11 luglio ’12

Oggetto: Alluvione Varese 15 luglio 2009 - 15 luglio 2012 - Nulla di nuovo

Questa lettera è per esprimere rinnovata solidarietà ad Anne Alexandra Bacchetta, la coraggiosa albergatrice di Varese che per farsi riconoscere dalle istituzioni, per ora inutilmente, un qualche minimo aiuto per la ricostruzione della propria attività alberghiera è dovuta ricorrere a un lungo sciopero della fame.



Non solo a oggi non ha ricevuto un minimo contributo a titolo di risarcimento, ma come tutti gli imprenditori a cui non sia riconosciuto lo “Stato di calamità” non ha potuto godere neanche di una proroga o deroga nei pagamenti di tasse e tributi.
A titolo informativo citiamo per analogia quanto subito e pagato dalle aziende e dalle famiglie elbane colpite da alluvione lo scorso 7 novembre 2011 che pure hanno visto riconosciuto lo Stato di calamità naturale, dichiarazione che non ha mutato il quadro fiscale per soggetti privati o imprese.
Bisogna viverla una calamità per avere l’idea della situazione kafkiana in cui si trovi una vittima di un disastro ambientale, talvolta neanche le promesse deroghe fiscali hanno certezze di applicazione.

Ecco alcuni esempi di illogicità che causano difficoltà e stress a chi tenti di ripartire, anche solo grazie alle proprie risorse:
Un immobile invaso dal fango paga l’IMU come qualsiasi altro immobile.
Sull’immobile colpito da alluvione grava comunque la tassa sulla bonifica dei fossi.
Se un’azienda in difficoltà non versa un contributo INPS, non può poi accedere a forme di credito agevolato in quanto moroso con il Durc, una sorta di certificato di congruenza fiscale.
Un’azienda commerciale deve versare anche il Diritto di iscrizione alla Camera di Commercio; l’ente che dovrebbe aiutare le imprese commerciali non deroga l’esazione del proprio tributo alle aziende colpite da alluvione!
Un privato cittadino versa l’Iva allo Stato sull’acquisto di un qualsiasi oggetto di uso domestico o personale perduto nell’alluvione, ciò genera un extra gettito di Iva che non viene scontato al privato.
Queste sono solo alcune delle “melmose” e illogiche situazioni da dover superare dopo aver ripulito la propria casa o azienda dal fango di un’alluvione.

Comuni, Province, Regioni, Enti dello Stato, nessuno interviene con la buona logica dell’aiuto, ecco perché ci sentiamo vicini ad Anne Alexandra Bacchetta nella sua personale battaglia, ecco perché tutti i comitati alluvionati d’Italia si sono uniti in una rete nazionale che ha come denominatore comune una frase ripresa dalla pagina facebbok del comitato Terre-Joniche: “Siamo solo un capitolo della stessa tragedia nazionale”.
Questo accade in Italia, dove i tesorieri di partito gestiscono immense quantità di denaro senza dare conto a nessuno, ma dove nessuno tiene conto dei bisogni delle vittime delle calamità naturali che avrebbero maggiore bisogno di tali enormi cifre di denaro pubblico utilizzati da alcuni tesorieri per acquistare lingotti d’oro, ville o diamanti!

Cordiali saluti
Comitato 7 novembre 2011 – Alluvione Marina di Campo

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