domenica 17 giugno 2012

ETERNIT MEGLIO DI UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO ! CHIEDILO ALLA SOPRINTENDENZA !


Un contrasto tra Comune e Soprintendenza e la possibilità di rimuovere amianto dal tetto di una scuola e mettervi sopra dei pannelli fotovoltaici va in fumo.
È successo a Robbiate, in provincia di Lecco, dove l'idea avanzata dall'amministrazione comunale è stata bloccata per motivi paesaggistici. Abbiamo chiesto maggiori dettagli direttamente al Comune. Dall'ufficio tecnico ci spiegano: “Le scuole elementare e media di Robbiate hanno una copertura in amianto. Avevamo trovato un professionista del settore in grado di rimuovere le lastre e sostituirle con pannelli fotovoltaici”.
La sostituzione con energia rinnovabile delle vecchie coperture in Eternit prevede infatti, secondo il quarto conto energia, un premio, aggiuntivo alla tariffa incentivante, di 5 centesimi al kWh prodotto (con il quinto conto energia probabilmente scenderà a 3 cent/kWh, ma sarà cumulabile con l'incentivo al Fv made in europe, ndr). Decisamente un buon affare per chi ha coperture in eternit da smaltire: grazie al premio di 5 centesimi a kWh  a seconda dei casi, in un periodo tra i 10 e i 20 anni si rientra a pieno dell'investimento complessivo dell'impianto fotovoltaico, del rifacimento del tetto e dello smaltimento a norma di legge dell'Eternit. Non è un caso che questo strumento - a costo zero per lo Stato, poiché finanziato con un prelievo dalla componente A3 della bolletta - in tre anni abbia permesso di smaltire quasi 13 milioni di metri quadrati di Eternit (Qualenergia.it, Fotovoltaico e amianto, un divorzio da evitare) .

In più, nel caso di Robbiate, il Comune non avrebbe dovuto sborsare neanche un euro perché la ditta addetta alla sostituzione avrebbe ripagato il suo lavoro con il diritto a usufruire dei ricavi relativi all'impianto FV per vent'anni. Dopo questo tempo, i ricavi sarebbero toccati all'amministrazione comunale e a ricaduta sui cittadini, sotto forma di cassa pubblica o di riduzioni in bolletta.

I
“Prima di procedere con accordi formali, ci siamo rivolti alla Soprintendenza per i beni storici, artistici e per il paesaggio, chiedendo un parere, visto che il territorio di Robbiate è vincolato dal punto di vista paesaggistico” spiegano dall'ufficio tecnico. La risposta della Soprintendenza è stata netta: “Ci è stato detto che la richiesta sarebbe stata molto probabilmente respinta perché la scuola elementare è a un solo chilometro dall'area di visuale panoramica del territorio e la presenza dei pannelli avrebbe rovinato la vista. Quindi abbiamo dovuto rinunciarci”.( Quale energia )


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