sabato 8 ottobre 2011

MULTE AUTOVELOX, RICORSI INUTILI ? UN AMICO SCRIVE




I giornali e varesenews hanno pubblicato la mia lettera a proposito del dimezzamento dei tempi per fare ricorso e il sig Emilio Nunzi scrive quanto gli è capitato .
                                                                                                                                                                  Buongiorno a tutti,
in merito alla precedente lettera del dottor Bagaglio, che leggo spesso anche nel suo blog e ringrazio per il suo impegno contro i soprusi degli autovelox, vorrei brevemente replicare e dire la mia.
5 anni fa  
presi una multa nel famigerato autovelox sulla superstrada di Besozzo, nel comune di Travedona Monate, erano 148 euro che non mi sono mai stati notificati, dopo 2 anni mi è stata notificata la contravvenzione raddoppiata e con interessi, oltre ad altro importo raddoppiato per non aver comunicato i dati del conducente...chissà come avrei potuto fare visto che non ne sapevo nulla, in sintesi ho fatto ricorso in quanto convinto di aver subito un sopruso tanto evidente quanto facile da provare, ho preso un avvocato, ho perso tantissimo tempo, ho pagato le spese, il ricorso mi è stato respinto ed ho pagato 1400 euro, ovvero 10 volte l'importo della contravvenzione iniziale, senza nessuno sconto: i ricorsi sono per lo stato una spesa e per i giudici un fastidio, meno se ne fanno e meglio è, per questo motivo meno se ne accolgono e meno se ne presentano, per questo i giudici applicano la legge alla lettera e non lasciano nessuno spazio all'umano buon senso per interpretare i singoli casi, quindi consiglio a chi ha intenzione di farlo di desistere e di pagare anche se pensa di avere ragione, tanto più ora che i tempi sono stati ridotti, auguro al sindaco di Travedona Monate una splendida vita e lo stesso faccio al solerte e gentilissimo agente municipale del ridente paesino, con l'augurio che il comune spenda bene i soldi che gli ho donato e li usi per il bene dei cittadini, in fondo a me 1400 euro non cambiano la vita, sono sempre la stessa persona che la mattina si alza per andare a lavorare onestamente e quando si guarda nello specchio, non ha nessun motivo per vergognarsi.
Cordiali saluti.
8/10/2011
Emilio De Nunzi

Capisco lo sfogo del sig Emilio ,

immaginiamo la felicità dei giudici e l'orgoglio di chi ha fatto incamerare all'ente pubblico tanti soldi da parte di un lavoratore che ha fatto ricorso contro quella che riteneva fosse un'ingiustizia .
Noi continueremo la nostra battaglia .

Andrea Bagaglio 


1 commento:

  1. certo che 1400 euro per aver superato di poco un limite già di per se assurdo è davvero un gran brutto rospo da ingoiare,un mese di lavoro regalato a chi forse non conosce neppure il significato di questa parola.

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