martedì 22 marzo 2022

CARO CARBURANTE :UN BUONO OMAGGIO FAREBBE COMODO !

 



ROMA-Il bip sul cellulare, il display che si illumina e la notifica che arriva direttamente dal portale della Regione Lazio. Nel messaggio appaiono poche parole ma decisamente interessanti: “Non hai ricevuto il buono spesa, per te c’è il buono carburante”. 
Quale frase più allettante, in questo periodo di rincari, riuscirebbe ad attrarre un ignaro utente nella trappola? Ci si clicca sopra e, senza saperlo, si avvia un contatto fake: una truffa online che in tanti, in questi giorni, stanno segnalando ai danni degli utenti. 


Dal portale della Regione Lazio, Salute Lazio, stanno arrivando infatti messaggi direttamente sui cellulari degli utenti registrati che invitano a cliccare per ricevere un buono. La trappola è ben congegnata visto che l’offerta riguarda proprio i buoni carburante contro gli aumenti che tengono banco in questo periodo. Basta un attimo e si clicca per vedere di cosa si tratta, per capire a quanto ammonta il buono. 
Ma in questo modo si rischia di cadere in una truffa che potrebbe danneggiare il cellulare, rubare dati personali e carte di credito per prelevare soldi. 

Il messaggio ovviamente è falso, non proviene dalla Regione Lazio ma da qualcuno che è riuscito a infilarsi dentro. Però rischia di ingannare parecchi utenti visto che utilizza un mezzo di comunicazione che i residenti del Lazio hanno imparato a conoscere bene: quello per comunicare la data e l’orario dell’appuntamento per i vaccini, la prima dose, la seconda e la terza, o per scaricare gli esami effettuati di cui sono pronti i risultati. 


Insomma, è considerato uno strumento di comunicazione affidabile. 
Ma è proprio in questa fiducia degli utenti che si insinua la truffa visto che, a differenza di altri tentativi di phishing, apparentemente arriva proprio dal portale della Regione Lazio. La trappola del buono carburante, qualche giorno fa, viaggiava a mo’ di catena social, rimbalzando da un cellulare all’altro mentre prometteva un buono benzina da 100 euro: in quel caso però erano gli utenti a inviarlo. L’unico antidoto alla truffa online? Diffidare di chi offre soldi.


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