Gli scienziati hanno seguito l’attività di McDonald's su Instagram in tutti questi Paesi, registrando tutti i post dell’account ufficiale tra settembre e dicembre 2019 e tenendo conto anche di tutti i follower, i “like” e i commenti.
Nei tre Paesi a reddito medio-basso i post di Mc Donald’s hanno superato quelli raggiunti in totale dai cinque paesi a reddito medio-alto (324 contro 227) e ai sette paesi a reddito alto (298).
I post a misura di bambino erano più comuni nei Paesi a reddito medio-basso che in quelli a reddito alto. Nei Paesi ricchi i post indirizzati ai bambini erano circa 1 su 8 (12%) , mentre nei Paesi più poveri erano 1 su 5 (22%). Gli account Instagram dell'azienda nei Paesi ad alto reddito diffondono messaggi più salutari (14; 5%) rispetto a quelli dei Paesi a reddito medio-alto (3%) o a quelli dei paesi a reddito medio-basso (2,5%). E solo 1 su 7 (14%) dei post nei Paesi ad alto reddito includeva promozioni di prezzo e omaggi gratuiti rispetto al 40 per cento dei post nell’account Instragram dei Paesi a reddito medio-basso.
«Man mano che l'uso dei social media cresce, gli annunci sui social media delle aziende di fast food possono avere effetti senza precedenti sulle scelte alimentari, specialmente nei Paesi a basso reddito. Prendendo di mira determinati gruppi attraverso annunci mirati ai bambini e promozioni sui prezzi, i post sui social media di McDonald's possono esacerbare i problemi sanitari nei Paesi più vulnerabili del mondo», concludono i ricercatori. ( H.D )
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