sabato 18 dicembre 2021

nuovo Museo Cervi, tra memoria e futuro

 


GATTATICO ( Reggio Emilia )-Dopo quasi due anni di lavori il Museo dedicato alla Famiglia Cervi – luogo simbolo di antifascismo e di Resistenza – si presenta con un percorso rinnovato. L’inaugurazione ufficiale sarà il 28 dicembre, giorno del 78° anniversario della fucilazione dei Sette Fratelli e di Quarto Camurri. Un Museo improntato sulla multimedialità e la tecnologia, ma ancorato alla tradizione, con l’uso di materiali antichi ed ecosostenibili, come la “terra cruda”. Arricchiscono il percorso le opere donate dagli artisti Alfonso Borghi, Mario Rosati e Costantino Morini. Tra le novità, le voci narranti degli attori Moni Ovadia, Ottavia Piccolo e Marco Rovelli.


«Dopo un raccolto, ne viene un altro», diceva Papà Alcide Cervi pensando al sacrificio dei suoi sette figli, uccisi dai fascisti il 28 dicembre 1943, insieme a Quarto Camurri, presso il Poligono di Tiro di Reggio Emilia. Il Museo di Casa Cervi, nato dall’evoluzione della Casa, immersa nel podere dei Campirossi, nel cuore della pianura reggiana, è un luogo simbolico di memoria e di Resistenza, custode e testimone dell’esempio e dei valori della famiglia, che qui visse a partire dal 1934.
I Fratelli Cervi portavano sul trattore il mappamondo, avevano valori di libertà, democrazia, guardavano oltre i confini. Per questo si sono organizzati, hanno chiamato tutti a partecipare alla Resistenza; non hanno mai visto il 25 aprile, ma l’hanno costruito, lo hanno preparato, ce lo hanno consegnato. Questo luogo, che è rimasto un punto di riferimento anche durante il lockdown, continuerà a vivere con le generazioni future, perché il racconto della vicenda dei Cervi e la loro scelta di libertà e democrazia è un racconto che non finisce mai. Quella che è stata la loro lotta adesso è nelle nostre mani: è la nostra lotta per un mondo migliore».

Albertina Soliani, Presidente dell’Istituto Alcide Cervi. 

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