ROMA – Giulio Regeni torna ad abbracciare Patrick Zaki, in una rielaborazione dell’iconica opera della Street Artist .
Nella notte tra il 7 e l’8 dicembre, infatti, l’artista è tornata a Villa Ada, a Roma, nei pressi dell’ingresso dell’ambasciata d’Egitto per affiggere un nuovo poster con gli stessi protagonisti. Zaki però questa volta non indossa più la divisa da carcerato ma è sempre protetto dall’abbraccio di Giulio Regeni che gli dice: “Ci siamo quasi”, e lo studente gli chiede di stringerlo ancora. Davanti ai due, poi, viene raffigurata in giallo la parola araba “innocente”.
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