lunedì 7 giugno 2021

ONDATA DI SOLIDARIETA' PER IL MEDICO DI COLORE AGGREDITO DA UN RAZZISTA VENETO MENTRE SVOLGEVA IL PROPRIO LAVORO !

 



CHIOGGIA ( Venezia )-Sono state centinaia le dimostrazioni di solidarietà arrivate negli ultimi giorni a Nelson Yontu, il medico dell'Inps vittima lo scorso 2 giugno di un'aggressione durante una visita fiscale a Chioggia. 
La moglie del medico ha scritto ieri un lungo post di ringraziamento: «Siamo senza parole, addirittura frastornati, per la solidarietà e la quantità di messaggi ricevuti in poche ore. Abbiamo sentito la necessità di rendere nota la vicenda perché era giusto portare alla luce due grossi problemi: le situazioni di pericolo e le aggressioni di cui molti operatori sanitari sono quotidianamente vittime sul lavoro e le conseguenze di un'aggressione a sfondo razziale su un uomo e la sua famiglia».

Il sindaco di Chioggia Alessandro Ferro aveva espresso, a nome dell'amministrazione, «massima solidarietà» e condanna nei confronti di «una violenza assurda, aggravata da frasi razziste: ha fatto bene il medico a denunciare pubblicamente ciò che gli è accaduto» e «noi come lui, non dobbiamo tollerare episodi incresciosi come questi, dove individui usano il colore della pelle per insultare».

Maurizio Scassola, segretario Fimmg Veneto, ha indirizzato a Yontu una lettera aperta: «È intollerabile che un medico venga trattato in questo modo, venga colpito, minacciato e insultato, con le aggravanti dello sfondo razzista e della correità di molti». «Non si può sminuire questa aggressione, parlando solo di un caso isolato. Perché, come tu stesso hai raccontato, già in passato hai subito episodi spiacevoli legati al colore della tua pelle.

 Emerge, allora, un problema più profondo: un razzismo strisciante che persiste in alcuni strati della popolazione. Insieme all'Ordine veneziano dei medici - conclude - ti accompagneremo con tutti gli strumenti di protezione giuridica per difendere la dignità e l'opera di ogni collega. Proponiamo, infine, al Comune di Chioggia di cooperare per un'iniziativa pubblica, per testimoniare tutta la nostra indignazione e la nostra volontà di non nascondere i problemi sociali, culturali e d


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