“Ha chiuso il portone in modo da impedirmi di uscire dal cortile - racconta - e ci ha piazzato davanti una sedia. Mi ha intimato di mettere nero su bianco che l'avevo trovato regolarmente a casa. Altrimenti, diceva, mi avrebbe tagliato la testa”.
La cosa assurda, sottolinea il medico, è che tutto il vicino ha assistito alla scena ma nessuno ha mosso un dito per difenderlo. Non contento, quando il medico si è allontanato, l'aggressore lo ha inseguito in motorino rompendo la maniglia della sua vettura. Il sanitario ha denunciato l'episodio ai Carabinieri ma è anche deciso ad allontanarsi da Chioggia, chiedendo il trasferimento.
«Ho paura per la mia famiglia - ha detto in lacrime - non posso lavorare in queste condizioni». Denunciando l'accaduto ha pensato soprattutto alla figlia di due anni. »Non sopporto l'idea - ha concluso - che cresca in una società dove ci sono individui che usano il colore della pelle per insultare»
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