mercoledì 9 giugno 2021

l'inquinamento atmosferico mette in pericolo anche l'olfatto ...oltre ad altro .

 



L’anosmia, la condizione clinica caratterizzata dalla perdita dell’olfatto, è una delle conseguenze della infezione da virus circolante ancora .
Tale condizione ,ovvero la perdita della capacità di percepire odori, può compromettere gravemente la qualità della vita .
Infatti può scatenare forme di depressione, di ansia, di malnutrizione ed è anche associata a una maggiore mortalità nelle persone anziane. Senza considerare il rischio per l’incolumità derivato dall’incapacità di riconoscere l’eventuale presenza di sostanze tossiche nell’aria, come una fuga di gas, per esempio.

Un gruppo di ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine ha dimostrato che elevate concentrazioni di polveri sottili (PM2,5) possono addirittura raddoppiare il rischio di anosmia nella popolazione esposta. 

Secondo i ricercatori il danno avviene perché il nervo olfattivo, che contiene le fibre nervose sensoriali incaricate del senso dell'olfatto, si trova proprio nel tragitto che compiono le polveri sottili quando vengono inalate. 

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