Rischio phishing. Il messaggio incriminato viene inviato soprattutto su Whatsapp ma anche per mail e sms, e nasconde un tentativo di phishing con cui i «pescatori» di frodo da connessione rubano dati sensibili alle loro potenziali vittime.
Queste ultime se non fanno attenzione e vengono incuriosite finiscono col cliccare sul finto link e sono indirizzate su una pagina web che in un primo momento si apre con l'immagine di una valigia proprio per solleticare la voglia di partire e lasciarsi dietro il lungo fermo della pandemia che ha immagini, grafiche e loghi che riproducono simboli istituzionali quasi identici agli originali ma in realtà anch'essi fake, contraffatti.
In questo caso sembrerebbe che la richiesta sia davvero attendibile e che provenga direttamente dal Governo italiano perché ricalca quella realmente inviata dal Ministero della Salute che invita il cittadino vaccinato a scaricare la certificazione cliccando alcuni indirizzi e componendo specifici codici.
L'esca. Si chiede di fornire i propri dati bancari (dal numero della carta di credito alla password di accesso al servizio di home banking) per seri motivi di ordine tecnico. Come dire: se non ci aiuti in qualche modo a sbloccare il sistema non possiamo inviarti il green pass in tempi brevi e quindi addio a libertà certificata e garantita, ferie e eventi in compagnia con il semaforo verde.
È proprio il rischio, l'eventualità che rimanga rosso e che non si possa usufruire della possibilità offerta da questo documento così atteso e insostituibile, che rende la truffa appetibile. In tanti potrebbero facilmente cadere nella rete spinti dal desiderio di quella libertà per mesi negata. E ritrovarsi invece con il conto bancario "spalancato" ad ogni intrusione.( lA STAMPA )
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