mercoledì 9 giugno 2021

" BELLA CIAO " , LA CANZONE DELLA LIBERAZIONE che da fastidio ai partiti di destra |

 «Una mattina mi son svegliato,

oh bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
Una mattina mi son svegliato
e ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
O partigiano, portami via,
ché mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E se io muoio da partigiano,
tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E seppellire lassù in montagna
sotto l’ombra di un bel fior.

E le genti che passeranno
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
E le genti che passeranno
Ti diranno «Che bel fior!»

«È questo il fiore del partigiano»,
o bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!
«È questo il fiore del partigiano
morto per la libertà!»

Subito dopo l'Inno di Mameli, il 25 aprile va intonata 'Bella Ciao', riconoscendone così il "carattere istituzionale". L'idea è targata Pd, Iv e LeU ed è racchiusa in una proposta di legge a prima firma del deputato Dem Gian Mario Fragomeli.

Per motivare meglio le ragioni di una tale richiesta, i deputati nell'introduzione al testo ripercorrono la storia della canzone cercando di costruire una carta d'identità politicamente neutrale: "Possiamo affermare con certezza - scrivono - che 'Bella ciao' non è espressione di una singola parte politica, ma che, al contrario, tutte le forze politiche democratiche possono ugualmente riconoscersi negli ideali universali ai quali si ispira la canzone".

E per avvalorare la tesi, ricordano vari episodi: genesi e diffusione del testo sono "avvenuti in più fasi" e "la forma definitiva che tutti conosciamo compare diversi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale". Mentre la melodia "può essere fatta risalire a ben prima del XX secolo, e si perde tra i canti della tradizione popolare slava". Ma non basta. Sulle note di Bella Ciao si chiuse anche il congresso della Dc nel 1976 che elesse segretario Benigno Zaccagnini

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