La maggior parte dei rifiuti in plastica galleggianti in Adriatico è rappresentato da bottiglie, contenitori, imballaggi, frammenti e borse per la spesa.
Seguiti poi dal polistirolo espanso, impiegato nella pesca.
Se la Direttiva Europea contro la plastica monouso sarà applicata correttamente, ci libereremo presto da cannucce, posate e pochi altri prodotti usa e getta.
Ma c’è un prodotto su cui la direttiva non interviene in modo efficace e che le aziende non vogliono assolutamente mollare: le bottiglie. Perché qui, Andrea, il business è enorme.
In Italia consumiamo più di 11 miliardi di bottiglie di plastica all’anno per l’acqua minerale e le bevande. Il nostro Paese è tra i primi al mondo - con Messico e Thailandia- e primo in Europa per il consumo di acqua minerale e confezionata in bottiglie di plastica. Negli ultimi dieci anni, le vendite totali delle sole acque minerali imbottigliate in plastica sono passate dai circa 5 a circa 10 miliardi di bottiglie l’anno.
Le percentuali di riciclo? Meno del 50% del totale.
Il resto finisce in inceneritori, discariche o disperso nell'ambiente e in mare. Non possiamo più permettercelo, il problema va risolto alla radice.
La nostra spedizione 2021 in mare attraverserà il mar Adriatico, per denunciare come i cambiamenti climatici e l’inquinamento da plastica siano interconnessi e producano impatti negativi sull’ecosistema marino e sulle comunità costiere.
Perchè il mare non è solo bello e meraviglioso, è anche vitale per tutti noi.
Andrea, aiutaci a proteggere il mare, partecipa alla nostra battaglia per chiedere lo stop alle bottiglie di plastica. L’estate è un momento in cui si registra il picco di consumo di bottiglie, fermiamolo ora.
STOP BOTTIGLIE DI PLASTICA!
Uno dei rifiuti più presenti nei mari e nelle nostre spiagge è ancora tra i più venduti dalle multinazionali.
Chiedi a Coca-Cola, Nestlé, PepsiCo, San Benedetto e Sant’Anna di ridurre l’uso di bottiglie in plastica usa e getta!
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