domenica 31 gennaio 2021

RICORDARE

 




Nel settembre del ’43 Nicola Costa aveva 18 anni. Abitava nella zona dei Vergini e una mattina si trovò a percorrere via Pessina, a Napoli, proprio mentre le truppe tedesche chiudevano e rastrellavano la zona: fu caricato su un blindato e deportato in un lager della Sassonia per due anni.

Nicola era il padre del Ministro dell'Ambiente 

Sergio Costa
. Il suo nome figura nell’elenco delle 32 persone alla cui memoria sarà oggi consegnata una medaglia d’onore in Prefettura. I 32 furono tutti deportati e internati nei lager nazisti. La vicenda di Nicola Costa sembra uscita da un libro di Primo Levi: dopo più di due anni, assieme ad altri ragazzi italiani, Nicola riuscì a fuggire dal campo e intraprese un viaggio durissimo, tutto a piedi, verso l’Italia. Si cibava di erbe, radici, patate crude; dormiva in rifugi di fortuna, raramente trovava ospitalità. Gli accadde dopo circa due mesi di cammino, in Trentino, quando una famiglia di contadini gli aprì la porta e lo fece sedere a tavola: potè così assaggiare, dopo tanto tempo, un piatto di pasta.( Andrea Caso )

Ma la storia di Nicola rappresenta solo una delle migliaia di storie che si potrebbero raccontare in questa #GiornatadellaMemoria. Occorre ricordare e mai dimenticare. Solo la memoria può essere il vero antidoto per il virus dell'indifferenza.


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