venerdì 5 giugno 2020

I FUNERALI DI TININ MANTEGAZZA AL SUONO DE L'INTERNAZIONALE

TininCesenatico, un addio festoso a Tinin Mantegazza

CESENATICO -Era estate ieri al porto di Cesenatico: sole, azzurro del cielo, bianco di nuvole e gabbiani, sembrava uno dei dipinti che Tinin Mantegazza realizzò per le sue “Tende al mare”. In tanti si sono ritrovati, fra pescherecci e pescatori, per la cerimonia laica dell’addio a Tinin. A introdurre è stato il sax di Stefano Fariselli sulle note dell’Internazionale. In alto, la “Vela di luce” ultimo lascito dell’artista, scrittore, attivista culturale scomparso domenica. Attorno amici, colleghi, rappresentanti istituzionali come 7 sindaci dell’Unione del Rubicone, cittadini che hanno partecipato alla crescita turistica della città, personaggi noti come Cochi e Renato, Roberto Vecchioni, Massimo Carlotto. E poi Luca Crovi di Bonelli editore e Luisa Morandini, figlia di Morando Morandini che fu collega di Tinin a “La notte”; Loris Mazzetti era nella redazione de “Il fatto” di Enzo Biagi” con Mantegazza. ...E TANTI ALTRI .




Nato a Varazze (Savona) il 20 febbraio 1931, Tinin Mantegazza è cresciuto fin da bambino a Milano e ha cominciato prestissimo a disegnare, attratto in particolare dagli illustratori del “Corriere dei Piccoli”: i Tofano, i Rubino, i Manca, i Bisi. Proprio sul “Corrierino”, nel 1950, su invito del direttore Giovanni Mosca, pubblica le sue prime illustrazioni. Nel 1952 espone una serie di disegni alla Galleria San Fedele di Milano, che lo vedrà successivamente attivo come segretario. Nel 1953, con Sergio D’Angelo, Nando Pierluca, Enrico Baj e Joe Colombo, realizza la decorazione del locale esistenzialista Santa Tecla di Milano. Sempre a Milano nel 1957 (anno d’inizio della sua attività giornalistica, come illustratore del quotidiano “La Notte”), suoi disegni figurano alla Galleria Blu, accanto alle opere di Bruno Munari, Alberto Longoni, Fabio Massimo Solari. Due anni più tardi apre una piccola, ma vivace galleria (La Muffola), dove espongono pittori, ceramisti, disegnatori e si esibiscono giovani attori e cantanti come Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Maria Monti, Paolo Poli, Bruno Lauzi, Cochi e Renato. Nel 1962 inizia, con la moglie Velia, un lungo percorso artistico nel mondo del teatro d’animazione. Nel 1964, intanto, fonda a Milano il cabaret “Cab ’64″ cimentandosi anche come autore ed attore, scenografo e costumista. Da queste attività è assorbito durante tutti gli anni Settanta (fonda la cooperativa teatrale Il Buratto e dirige il Teatro Verdi di Milano), ma non abbandona la pratica pittorica come dimostra il ciclo politico di “Mandati, mandanti e sottomessi”, esposto alla galleria Il Dibattito nel 1974.

I successivi, numerosi impegni giornalistici e televisivi (nel 1989 inizia la collaborazione con Enzo Biagi) non lo distolgono dalla pittura. Durante i suoi frequenti soggiorni a Cesenatico (dove si trasferirà stabilmente nel 1990) si dedica ad una ricerca squisitamente estetica sulle luci e sui colori marini. Da questa insistita indagine scaturiscono alcune grandi imprese decorative, come quelle del 1996-’98 al ristorante ‘La Buca’ di Cesenatico. ‘Tredici Orizzonti di mare’ sono esposti nel 1999 nei saloni del Casinò di San Pellegrino Terme in occasione del Festival nazionale della poesia.
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