Il GUP di Messina ha condannato tre uomini a venti anni ciascuno con l’accusa di sequestro di persona, tratta di esseri umani e tortura.
I tre avrebbero trattenuto in un campo di prigionia libico decine di profughi pronti a partire per l'Italia. I migranti avevano raccontato di essere stati torturati, picchiati e di aver visto morire compagni di prigionia. I tre, come hanno appurato gli inquirenti, avrebbero gestito per conto di una organizzazione criminale un campo di prigionia a Zawyia, in Libia, dove i profughi pronti a partire per l'Italia venivano tenuti sotto sequestro ,le donne stuprate .
Avevano cercato di mischiarsi ai disperati soccorsi dalla nave Mediterranea . Le vittime li hanno riconosciuti e denunciati .
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