Come si legge in un recente documento dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
“In base ad alcune stime recentemente diffuse, il fabbisogno giornaliero di mascherine della cosiddetta Fase 2 si aggirerebbe intorno ai 35/40 milioni di pezzi. La produzione di rifiuti giornaliera su scala nazionale risulterebbe pertanto compresa tra 250 e 720 tonnellate. Utilizzando il peso medio di 11 grammi (che prende in considerazione tutte le tipologie di mascherine) e un fabbisogno intermedio di 37,5 milioni, si avrebbe una produzione giornaliera di circa 410 tonnellate. La produzione calcolata sino a fine 2020 (circa 240 giorni) si attesterebbe, pertanto, tra le 60.000 e le 175.000 tonnellate di rifiuti, con un valore sulla media di circa 100.000 tonnellate”
Se si considerano anche i guanti monouso, poi, la produzione totale di rifiuti legata alla pandemia potrebbe oscillare tra le 160mila e le 440mila tonnellate.
Una montagna di rifiuti di cui una parte, se non tutti si comportano civilmente, rischiano di finire nell’ambiente creando gravi danni.
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