lunedì 4 maggio 2020

EMERGENCY ; SE IL VIRUS ENTRA NELLA TENDOPOLI DEI LAVORATORI AGRICOLI MIGRANTI DELLA CALABRIA SARA' UN DISASTRO !

Ambulatorio

Sotto il sole già caldo della Piana di Gioia Tauro, il furgoncino di Emergency va. Fa tappa nei principali comuni della Piana (Rosarno, Rizziconi, Taurianova, San Ferdinando), di fronte alla ‘nuova’ baraccopoli e in mezzo alla campagna, dove sorgono gli insediamenti informali in cui vivono migliaia di braccianti, soprattutto africani. La navetta carica a bordo chi ha bisogno di farsi vedere da un medico ed è diretta a Polistena, uno dei principali comuni della Piana, dove in un palazzo confiscato alla ’Ndrangheta ha sede l’Ambulatorio di Emergency. Qui la ong offre gratuitamente servizi di medicina di base e specialistica – oltre a educazione sanitaria e orientamento – a chi non ha accesso al Sistema sanitario nazionale perché irregolare o comunque ai margini.
La comparsa di Covid-19, però, ha sconvolto anche questa routine, come ci racconta Mauro Destefano, coordinatore di progetto a Polistena. “Già da fine febbraio, da quando è stata dichiarata l’emergenza coronavirus, abbiamo istituito un protocollo di triage: una sorta di questionario che il sanitario sottopone alla persona che vuole accedere al nostro servizio, sia in ambulatorio che alle fermate della navetta. A seconda della sintomatologia, la persona può accedere o meno al nostro servizio. Se non può accedere, in base alla gravità dei sintomi, o si segnala al Dipartimento di prevenzione o si indica alla persona l’isolamento domiciliare, per poi monitorare gli sviluppi nel tempo. Per ora, fortunatamente, la spia rossa non si è accesa, ma dobbiamo tenere alta la guardia perché se il virus dovesse entrare nella baraccopoli, o in un insediamento informale, sarebbe un disastro…”.

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