mercoledì 18 dicembre 2019

SARDINE : BASTA ODIO VERSO I SANITARI !

Risultati immagini per infermieri fotoAnsa

«Basta con l’odio tra sanitari  e paziente», «è necessario riacquistare fiducia negli operatori che lavorano nella sanità, spesso anche in condizioni difficili», «sono stata operata in un ospedale pubblico e ho ricevuto un servizio straordinario da parte di professionisti di assoluta qualità, e il tutto senza cacciare un soldo». Sono queste alcune delle testimonianze di medici, infermieri e pazienti che hanno preso parte sabato scorso alla manifestazione delle “sardine” a Roma. Una piazza nata solo poche settimane fa e che si è fatta portavoce di un messaggio molto forte, chiaro e condiviso: no al clima d’odio e di intolleranza che stiamo vivendo in questi ultimi tempi.
Un clima di intolleranza che ha colpito, in particolar modo negli ultimi mesi, anche il mondo sanitario, sempre più vittima di attacchi (non solo fisici) da parte dei pazienti e della stampa. Aggressioni nei pronto soccorso  e negli studi privati, escalation di denunce , preoccupazione da parte delle associazioni di consumatori per il livello di formazione del personale sanitario. 
E proprio la salvaguardia di questo rapporto, la nascita di un “patto per la salute” tra i pazienti e chi lavora nel mondo sanitario proprio per curare ognuno di noi, è un argomento che ha trovato largo spazio anche in Piazza San Giovanni, con la comparsa di centinaia di magliette e cappellini (con su scritto “Sanità in alto mare: basta odio medico-paziente per una salute di qualità”) volti a sensibilizzare i partecipanti alla manifestazione su un argomento così importante ma, purtroppo, ancora sottovalutato. Insomma, una sorta di manifestazione nella manifestazione.
«Questo clima di odio sdoganato anche alla salute coinvolge anche noi medici e gli altri operatori sanitari – ha spiegato ai nostri microfoni Pietro Bartolo, medico di Lampedusa e parlamentare europeo –. Spesso sfocia in aggressioni che si potrebbero evitare ritrovando la strada maestra del rispetto, anche delle diversità, e recuperando lo spirito della nostra missione. Da parte nostra dobbiamo far di tutto per recuperare la fiducia dei pazienti con l’ascolto e dimostrando professionalità e preparazione facendoci trovare sempre pronti e aggiornati».( S,i )

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