giovedì 28 novembre 2019

LE PERSONE INTELLIGENTI NON PIACCIONO AGLI IGNORANTI ...CHE SI SFOGANO IMBRATTANDO LE TARGHE RICORDO

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NELLA MORTARA - Nella Mortara era una fisica molto brava -MORTARA, Nella. – Nacque a Pisa il 23 febbraio 1893. Di famiglia ebrea, era la quarta dei cinque figli di Lodovico e di Clelia Vivanti. 
Il padre, insigne giurista, fu trasferito da Pisa, dove insegnava all’Università, prima a Napoli e nel 1903 a Roma. Qui, dopo aver frequentato il liceo Visconti, Mortara si laureò in fisica nel 1916 presso il R. Istituto fisico di via Panisperna.  A ottobre del 1919, Mortara venne nominata sua assistente con il compito, che già era stato di Filippo Keller, Giuseppe Folgheraiter e Alfonso Sella, di coordinare la Scuola pratica per i corsi di fisica, ingegneria, matematica e chimica. 
A gennaio 1934 prese la libera docenza in fisica sperimentale presso la facoltà di scienze dell’Università di Roma; dal 1933 al 1937 occupò la cattedra del corista uniforme e tenne un corso di misure di grandezze fisiche. 
 Le leggi razziali dei fascisti -Il 18 marzo 1939, con decreto ministeriale, venne infatti dichiarata decaduta dall’abilitazione alla libera docenza in fisica sperimentale, «perché di razza ebraica, con effetto dal 14 dicembre 1938-XVII» (ibid.). Si rifugiò allora in Brasile dal fratello maggiore Giorgio, a sua volta emigrato a seguito delle leggi razziali. Nel marzo del 1941 tornò con un viaggio avventuroso a Roma per riavvicinarsi alla famiglia e trascorse dall’ottobre del 1943 al luglio del 1944 un periodo di clandestinità .
il 25 maggio 1945 la scienziata fu riassunta in servizio tenne il corso di esercitazioni di fisica sperimentale fino al 1958 anno in cui Trabacchi la accolse come ospite presso i laboratori di fisica dell’Istituto superiore di sanità, dove rimase a collaborare per altri vent’anni, 
Morì a Roma il 2 luglio 1988.

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