lunedì 1 aprile 2019

ESSERI UMANI CHE MUOIONO IN MARE, ESSERI UMANI CHE MUOIONO NEI NOSTRI CAMPI!



Claudia Marotta,​ di Medici con l'Africa Cuamm e i colleghi firmatari dell’articolo pubblicato sul British Medical Journal , hanno scelto di far conoscere alla comunità internazionale il lato oscuro del nostro Paese, celebre in tutto il mondo anche per i frutti saporiti della sua terra. Ma a che prezzo vengono coltivati i pomodori italiani venduti sul mercato globale da Londra a Shangai? Qual è il costo umano di quei prodotti? Il conto è facile a farsi: i lavoratori sono generalmente pagati in base alla quantità di verdure raccolte e non per le ore di lavoro. Quando viene scelta questa seconda forma di pagamento, il bracciante arriva a intascare a fine giornata non più di 12 euro. 
Il contributo parla di Marcus che è morto per il freddo e di Paola che non ha invece resistito al caldo e alla fatica. Parla di Sacko ucciso mentre cercava materiale per costruire un rifugio e di Becky rimasta intrappolata dalle fiamme in un incendio. Parla di tanti altri lavoratori senza un nome che sono stati uccisi da condizioni di lavoro estenuanti sotto il controllo di caporali senza scrupoli: 1.500 braccianti negli ultimi 6 anni. Lavoravano tutti per poco più di un euro l’ora nelle campagne del Belpaese, appezzamenti agricoli dove si rischia di morire come in campi di battaglia. Morti invisibili che sfuggono alle statistiche e agli onori della cronaca. Fanno notizia solo i casi più eclatanti, come l’incidente stradale dello scorso agosto in Puglia che ha provocato 12 vittime tra i lavoratori agricoli. Erano stipati in un camioncino, stremati alla fine di una giornata di lavoro. 

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