martedì 4 dicembre 2018

PER I BAMBINI A NATALE ...E GLI ALTRI GIORNI !



Ecco dunque i dieci consigli della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale:
  • Insegnare ai bambini il rispetto degli altri e dare loro esempio attraverso un gesto di solidarietà può essere un modo semplice ed efficace per trasmettere loro il significato più profondo di questi giorni di vacanza. Il Natale dovrebbe infatti essere la festa della condivisione e della fratellanza.
  • Mai discutere di fronte ai propri bambini. Lo stato d’animo dei genitori si ripercuote, inevitabilmente, su tutta la famiglia e spesso le festività natalizie si trasformano in un pretesto per dare sfogo a conflitti e tensioni spesso sopite. Le vacanze diventino, dunque, un momento di convivialità e di unione. 
  • Leggere sempre con attenzione le etichette degli alimenti: è una buona abitudine da trasmettere ai propri figli per renderli consapevoli di cosa stanno mangiando. Da non trascurare, ovviamente, le etichette e il foglietto illustrativo dei farmaci: rivolgersi sempre al pediatra per il loro corretto utilizzo e in caso di dubbi. 
  • Dare alla frutta un ruolo di primo piano sulle tavole imbandite. Arance, mandarini, mele, pere, melograni, ad esempio, apportano sempre un tocco di colore e allegria e, pur rispettando le tradizioni di ogni Regione, non bisogna far mancare ai bimbi un giusto apporto di fibre, vitamine e sali minerali.
  • Evitare assolutamente gli eccessi alimentari. Ogni anno i Pronto Soccorso registrano casi di bimbi ‘intossicati’ a causa delle abbuffate natalizie.
  • Diversificare il più possibile le attività. Inoltre, i bambini che vanno a scuola, dovrebbero fare i compiti un po’ alla volta per renderli meno pesanti.
  • Non fate diventare i piccoli schiavi della tecnologia: davanti a cartoni animati, computer e videogiochi, i bambini si incantano, senza poi contare quelli che ormai hanno sempre lo smartphone in mano. Portate i vostri figli almeno un paio d’ore all’aria aperta o invitate a casa i loro amici. 
  • Trovare una via di mezzo tra la monotonia e i sovraccarichi di ogni genere. Passati i 15-18 mesi qualche trasgressione può essere concessa, ma l’organismo del bambino necessita di regolarità. 

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