SESTO CALENDE ( VA )-
SOLIDARIETA’ AI PENDOLARI : TRENOD E REGIONE CHE FANNO ?
Dovendo quella sera riaccompagnare a casa mio figlio che fa
il pendolare nella tratta Sesto Calende –Milano. ,lunedì 10 dicembre alle ore 20.15 mi presento puntuale alla
stazione di Sesto Calende . Sul tabellone luminoso viene indicato per il Milano
–Domodossola che trasporta mio figlio un
ritardo di 10 minuti, mentre il treno delle 20.44 ha un ritardo di 5 minuti .
Anche l’altoparlante della stazione annuncia un ritardo di
10 minuti per il treno delle 20.15.
Dieci minuti passano in fretta . Solo che alle 20.35 il
tabellone indica ancora un ritardo di 10 minuti . Mio figlio mi telefona
dicendomi che il treno è fermo a Gallarate …e non si muove .
Intanto il tabellone luminoso ha modificato i 10 minuti con
la scritta “ ritardo “ e nulla più .
Mio figlio mi comunica che i viaggiatori vengono fatti
scendere dal treno fermo a Gallarate senza motivazioni e messi in attesa di un
altro treno .
A questo punto l’altoparlante inizia a comunicare che il treno
della 20.44 è in ritardo .
Ed Il treno delle 20.15 ? Scomparso !
Infatti i viaggiatori di questo treno vengono trasbordati a
Gallarate sul treno delle 20.44 , che arriva
a Sesto Calende alle 21 ,con 16 minuti di ritardo .
Questo è quanto è successo ai pendolari il giorno 10
dicembre 2018 .
Leggo sui giornali di continui ritardi , disguidi ai danni
soprattutto dei pendolari che già trascorrono la giornata fuori casa da stella
a stella .
Leggo di sindaci che si mobilitano in difesa dei diritti dei
propri amministrati contro chi dirige le ferrovie e chi ha promesso nuovi
convogli – Bravi !
Che il malfunzionamento dei treni, sia finalizzata a
costringere oggettivamente i pendolari
ad usare l’auto contro qualsiasi logica antinquinamento ?
Un politico della prima repubblica soleva dire : “ pensare
male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca “ .
Sempre peggio !
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