sabato 2 dicembre 2017

CINQUE MILIONI DI ITALIANI RINUNCIANO ALLE CURE SANITARIE PER POVERTA'

Per i laureati 3 anni in più di vita ma 5 milioni di italiani rinunciano alle cure © Ansa

Crisi economica: il 7,8% degli italiani, ovvero 5 milioni di cittadini, pur avendone bisogno, ha detto "no" a una o più visite specialistiche o a trattamenti terapeutici per mancanza di soldi.
Però prendere la laurea fa "guadagnare" tre anni di vita rispetto a chi si ferma alla scuola dell'obbligo. Il livello culturale incide, dunque, sulla qualità della salute.
 I maschi che hanno al massimo la licenza media inferiore hanno un anno e mezzo di vita in meno rispetto a quelli con la maturità, i quali a loro volta hanno uno svantaggio di un altro anno e mezzo a confronto con i laureati. Tra le donne le disuguaglianze sono meno pronunciate: tra obbligo e laurea c'è un anno e tre mesi di differenza nell'aspettativa di vita.
    A parità di età, molti degli stili di vita scorretti sono in genere più frequenti tra i meno istruiti. Solo il 13% delle persone con alta istruzione fuma, percentuale che sale al 22% tra coloro che hanno frequentato al massimo la scuola dell'obbligo. Il 7% di chi ha un titolo di studio elevato è obeso e il 52% è sedentario, contro il 14% e il 72% rispettivamente tra i meno istruiti. Se al Sud si muore di più per malattie del sistema circolatorio, nelle regioni del Nord c'è un eccesso di mortalità prematura per tumori maligni (in particolare, nel Nord-Ovest, tumori al polmone)

Nessun commento:

Posta un commento

LASCIA UN TUO COMMENTO