PIOMBINO. Quelli striscioni sono sempre lì, attaccati sotto al palazzo del Comune. A ricordare il dramma di 60 persone, quasi tutte donne, che hanno perso il lavoro con la crisi di Aferpi.
Nei giorni scorsi erano quasi tutte in piazza, perché nel giro di poco tempo perderanno anche quel poco di lavoro che è rimasto per la marcia indietro del ministero del Lavoro, che non le accomuna più negli ammortizzatori ai lavoratori diretti di Aferpi.
E quindi se sparisce l’ammortizzatore è chiaro che anche le ditte per quel poco di lavoro che è rimasto in fabbrica molleranno.
A dicembre scade la cassa integrazione per le mense, ad aprile del 2018 quelli per le pulizie. Tutte donne, che in questo momento lavorano poche ore al giorno per 400-500 euro al mese.
Slogan semplici e diretti sui loro striscioni: «Vogliamo lavorare», «Indotticidio», «Siamo considerate lavoratrici di serie B».( Il Tirreno )
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