domenica 5 novembre 2017

QUI NON E' VIETATO GIOCARE A PALLA !

L'ingresso di un asilo nel bosco

CECINA-. “In questo piccolo pezzo di mondo non è vietato giocare a palla, sporcarsi, saltare sulle balle, giocare con l’acqua, ridere a crepapelle…” È il motto dell’asilo nel bosco, breve memorandum appeso all’ingresso di quello che d’impatto si può definire un asilo all’aperto. L’idea, mutuata dalla Danimarca (che ha aperto i primi asili nel bosco nel 1950) nasce in Italia 3 anni fa grazie a Paolo Mai, un educatore che insieme alla sua compagna,Giordana Ronci, maestra e blogger, ha fondato il primo asilo nel bosco nei dintorni di Ostia. Era il 2014: apripista 13 bambini.
Che sono diventati 50 nel 2016. In pochi anni un boom: asili nel bosco sono nati in ogni parte d’Italia e nel gennaio scorso si sono federati, dando vita a un’associazione che punta al riconoscimento legislativo.  Ma l’asilo nel bosco risponde a una precisa filosofia educativa, che fonde il metodo esperienziale di Maria Montessori e l’approccio steineriano all’outdoor education: bosco, fattoria, parco come maestri. Varie soluzioni, legate alla geografia del territorio: in Italia è nato infatti anche l’asilo del mare.

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