sabato 14 ottobre 2017

REFERENDUM O SAGRA DEL TARTUFO ?



DOMENICA 22 REFERENDUM O SAGRA DEL TARTUFO ?

Con deliberazione n° 88 del 21 settembre 2017 ,avente per oggetto la assegnazione degli spazi a partiti e PROMOTORI REFERENDUM …la giunta comunale di Mercallo non ha assegnato alcun spazio in quanto non sono pervenute richieste da partiti o promotori del referendum .
Allora ci domandiamo come mai i tabelloni sono coperti da questi manifesti referendari se non sono stati assegnati ? Come mai il sindaco che vi passa davanti almeno 4 volte al giorno per recarsi al lavoro non li ha visti e non li ha fatti coprire  ?
Infatti i tabelloni sono in via Antonio Bagaglio proprio a fianco dell’ingresso in municipio !
Qualche dubbio ci viene quando vediamo uno   di questi manifesti affisso sul tabellone di propaganda della Lega .

A proposito del referendum …ovviamente lo giudichiamo palesemente propagandistico in quanto I referendum servono per cancellare, approvare delle norme o proporne di nuove.
Quello del 22 ottobre non serve a nulla. E’ un referendum inutilmente strumentale, inutilmente costoso, inutilmente elettorale: inutile, insomma.
Serve solo a chi, come Maroni, la Lega e tutti gli altri che si sono accodati, impiegherà decine di milioni di euro (   una cinquantina )per farsi un anticipo di campagna elettorale per le Regionali del 2018 a spese dei contribuenti lombardi.
Il referendum, contrariamente a ciò che dicono i suoi sostenitori, non serve a dare maggiore autonomia alla Lombardia, né a realizzare la promessa truffaldina che “così potremo tenerci a casa nostra i soldi delle tasse”.
Il referendum non cancella, né propone alternative a ciò che già esiste. Infatti è solo consultivo e per la sua validità non è previsto alcun quorum.
Che vincano i SI’ o i NO nulla cambia perché l’articolo 116 della Costituzione stabilisce già che possano essere attribuite alle Regioni “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”. Basta che la Regione avvii l’iniziativa, sentiti gli enti locali. La procedura istituzionale non richiede dunque lo svolgimento di un referendum.
Una delle riflessioni : le tasse di noi cittadini .

Quindi Maroni utilizza i soldi dei contribuenti lombardi  ( 50 milioni )per convincere la gente a votare un referendum inutile  mentre con tale cifra si potrebbero fare tante cose  ad esempio ambientali come dare fondi ai comuni per installare impianti per energie rinnovabili , sistemare terreni a rischio frane o alluvioni…. oppure trasferirli ai comuni che ( giustamente ) si lamentano sempre per la mancanza di risorse. Compresi i sindaci leghisti .
Comunque per il giorno del referendum a Mercallo è prevista una gita in Piemonte alla sagra del Tartufo .
Evviva la sagra del tartufo !




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