martedì 10 ottobre 2017

DI BATTISTA ARRINGA LA PIAZZA ...SBAGLIATA ! MONDIALE !

Proteste fuori dal Parlamento © AP

Quando ho letto la notizie ,pensavo ad una bufale , ma poi l'ho letta sull'agenzia ANSA - Gli hanno urlato : " FUORI DAI C ...."

ROMA – Sono le due e mezza del pomeriggio, quando i rivoluzionari del generale Antonio Pappalardo, radunati dalla mattina in piazza del Popolo, arrivano davanti a Montecitorio. Armati di tamburi e megafoni chiedono ai parlamentari “abusivi” di uscire dalla Camera: “Ladri, ladri”, gridano. Alla folla si unisce uno sparuto gruppo di leghisti, indipendentisti giunti a Roma per spiegare le ragioni del loro voto sull’autonomia. La piazza, insomma, è variegata. Nel palazzo, intanto, si sta per discutere la legge elettorale e il governo si appresta a mettere la fiducia. I Cinque stelle annunciano barricate, tanto che alcuni militanti in mattinata hanno già manifestato davanti Montecitorio. Nulla di strano, quindi, quando Alessandro Di Battista sceglie di lasciare il palazzo per gettarsi tra la folla, convinto che siano tutti pentastellati. Pappalardo fiuta l’aria e prova a girare l’occasione a suo favore: “I Cinque stelle sono nostri fratelli, se vorranno unirsi alla nostra battaglia li accoglieremo a braccia aperte, ma devono uscire da questo Parlamento di abusivi”.
E Di Battista esce. Si toglie la giacca, sale sulla balaustra che divide la piazza del palazzo dai manifestanti, e attacca: “Solo Mussolini e De Gasperi hanno messo la fiducia sulla legge elettorale, è uno schifo. Non è solo una legge contro una forza politica, ma contro la democrazia”. La piazza, che lo aveva accolto con gli applausi, resta esterrefatta: loro sono lì per fare la rivoluzione, mica per emendare il rosatellum bis. Partono allora i primi fischi all’indirizzo di Di Battista, seguono a stretto giro gli insulti. Lui va in confusione: “Non so chi vi ha convocato, grazie siete tanti, non molliamo, al di là dell’appartenenza politica”.
La piazza, però, lo bersaglia: “Buffoni, ladri, ridateci le chiavi. Devi uscire pure tu, abusivo, non restare dentro“. Ma Di Battista, restituito il megafono, rientra nel palazzo. Tra i fischi. E Pappalardo fa la capriola: “Loro stanno nel palazzo a parlare con i ladri, io con i ladri non ci parlo“. Applausi.
di Antonio Bravetti, giornalista professionista( Agenzia DIRE )

Di Battista arringa piazza, ma c'è Pappalardo - Alessandro Di Battista scende in piazza per protestare contro la legge elettorale ma a Montecitorio ad attenderlo ci sono i sostenitori dell'ex generale Pappalardo, gli attivisti del Movimento liberazione Italia, che non gradiscono la sortita del deputato pentastellato. Fischi e grida hanno investito il deputato che era uscito davanti a Montecitorio per incontrare i manifestanti che protestavano e tentare un dialogo. "Non so chi ha convocato questa manifestazione..." ha esordito Di Battista e dalla piazza è arrivata subito una secca presa di distanza: "l'ha convocata il generale Pappalardo e siamo qua perché siete abusivi". Poi arrivano gli inviti, non troppo cortesi, a farsi da parte: "Hai rotto il c...", "dimettiti" gli urlano i manifestanti fino a quando Di Battista è costretto a lasciare il campo.( ANSA )

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