lunedì 16 ottobre 2017

C'ERA UNA VOLTA




C'era una volta un boy scout che voleva diventare il capo del più grande partito di centrosinistra italiano. Veniva da un piccolo paese in provincia di Firenze. Era un democristiano, diceva lui di sinistra, ma sempre democristiano. Dopo aver vinto le primarie si prese il partito e dopo poco tempo il Paese. Promise agli italiani una ripresa economica fulminante, una grande stagione di riforme. Vinse con destrezza le elezioni europee. Tutto il Paese lo applaudiva, lo osannava, credeva in lui. Ma di mese in mese la ripresa economica non arrivò, le riforme non furono strabilianti e strutturali, e a poco a poco un pezzo del suo partito uscì. Perse il referendum costituzionale, si dimise, un altro democristiano, ma meno sbruffone, prese il suo posto e governò il Paese.

 Alle elezioni regionali in Sicilia il suo partito prese una scoppola talmente grande che lo costrinse ad ammettere di avere sbagliato. In Sicilia vinsero i vecchi democristiani andreottiani, scaltri e Gattopardi, con l'appoggio di leghisti e fascisti. Si andò alle elezioni in Primavera. E il vecchio Gattopardo, il miliardario residente ad Arcore, riuscì ad unire la sua coalizione, spinto dalla vittoria in Sicilia e si aggiudicò ancora una volta la guida del paese. L'ex boys scout tornò in provincia di Firenze, il miliardario entrò nuovamente a Palazzo Chigi. (La storia continua....) ( Daniele Bianchessi )

Daniele dimentica i nostri soldi alle banche che hanno truffato i risparmiatori, il debito pubblico alle stelle...


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