lunedì 16 ottobre 2017

APE SOCIAL :UNA PRESA IN GIRO DEL GOVERNO !



In questi giorni si moltiplicano gli allarmi sull’applicazione della cosiddetta “Ape social”. Si tratta di una misura decisa oltre un anno fa dal governo Renzi, presentata come un “ritocco alla legge Fornero” che avrebbe permesso a una serie di lavoratori di andare in pensione prima dei 66 anni e 7 mesi previsti.
La realtà dei fatti si sta mostrando in questi giorni, a un anno esatto dagli annunci. Oggi, infatti, quei lavoratori stanno vedendosi respingere dall’Inps la richiesta d’accesso all’”Ape social”. Si tratta in fondo di poche persone (66.000) rispetto ai milioni inchiodati al lavoro ben oltre i termini previsti dalle leggi precedenti, ma comunque un numero ragguardevole.
I “criteri” previsti dalla norma del governo Renzi sono infatti così restrittivi che ben pochi possono rientrarvi.
Il Patronato Inca Cgil ha diffuso un rapporto nel quale parla di “eccessive rigidità imposte da Inps, in contrasto con le intenzioni del legislatore e in alcuni casi addirittura contro legge”. Pur non avendo ancora dati precisi il patronato Inca parla di numeri non irrisori e elenca alcune segnalazioni di domande respinte:
  • requisito di riconoscimento dello stato di disoccupazione: chi ha lavorato anche 1 giorno con voucher dopo un periodo di disoccupazione, o con retribuzione inferiore per mantenere lo stato di disoccupazione, potrebbe perdere all’accesso all’Ape social,
  • lavoratori o lavoratrici licenziati senza ammortizzatori sociali per mancanza di requisiti o per non aver presentato la domanda entro il termine,
  • lavoratori con contributi esteri.

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