sabato 2 settembre 2017

ANCORA UNA VOLTA I NO-VAX HANNO CREATO UNA INUTILE POLEMICA

Vaccini, smentito caso del bimbo di un anno di Taurisano«Finì in ospedale per convulsioni»

BARI-Non c’è alcuna correlazione tra il vaccino quadrivalente e l’anti-epatite A, e le convulsioni che, otto giorni dopo la somministrazione, hanno portato al ricovero in ospedale, a Casarano, di un bambino di Taurisano di poco più di un anno. È quanto ha accertato il servizio regionale di farmacovigilanza, dopo che la vicenda era stata rilanciata dall’avvocato di una associazione anti-vax adombrando i soliti sospetti. La verità della scienza, invece, è molto diversa: il bambino soffre di convulsioni febbrili, ma i genitori non avevano avvisato il medico della Asl che avrebbe potuto consigliare loro - in caso di aumento della temperatura, reazione comune al vaccino «Mprv» - di trattare il bimbo con tachipirina per scongiurare le convulsioni.
La polemica era stata innescata a maggio.
La vicenda è interessante perché permette di sfatare con un esempio pratico due miti della «cultura» anti-vax. Il primo, che qualunque evento capiti dopo l’iniezione sia automaticamente collegato con il vaccino stesso: la letteratura scientifica ufficiale spiega che le reazioni avverse gravi da vaccino sono nell’ordine di una ogni milione di somministrazioni, mentre quelle lievi (come appunto può essere la febbre) sono più frequenti ma anche reversibili. Il secondo mito è l’inesistenza - secondo gli anti-vax - di un adeguato sistema di farmacovigilanza che tenga traccia delle reazioni avverse. Il caso di Taurisano è stato inserito dalla Asl di Lecce nella Rete nazionale di farmacovigilanza a fine maggio, subito dopo il ricovero in ospedale a Casarano, ed è stato chiuso il 22 giugno con i risultati del causality assessment.( Da la gazzetta del mezzogiorno )

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