Ferdinando Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 – Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (Villafalletto, 11 giugno1888 – Charlestown, 23 agosto 1927) sono stati due attivisti e anarchici italiani.
Erano nati ai due estremi del paese: Vanzetti a Villafalletto, piccolo paese rurale della provincia di Cuneo, sulla riva destra della Maira, nel 1888; Sacco, tre anni più tardi, nel Tavoliere pugliese, a Torremaggiore, provincia di Foggia. Vanzetti, figlio del proprietario di una rinomata caffetteria, a suo tempo emigrato negli Stati Uniti. Sacco, di un piccolo proprietario terriero. Dopo l’apprendistato in una pasticceria di Cuneo e vari lavori saltuari, nel 1908 Vanzetti decide di seguire le orme del padre al di là dell’Atlantico. Là da Bartolomeo diventa Bart e matura definitivamente una vocazione politica in chiave anarchica.
Qualche mese prima lo ha preceduto in America, con un fratello, Sacco. I loro percorsi paralleli, fatti di spossanti esperienze lavorative (con occupazioni sempre più precarie per Vanzetti e l’approdo in un calzaturificio per Sacco, che si sposa e si forma una famiglia)
SONO DI FEDE ANARCHICA .
I due sono arrestati nel maggio 1920, sotto l’accusa di aver partecipato a una rapina. Solo due giorni prima un altro anarchico, loro amico, Andrea Salsedo, è volato giù da una finestra del 14° piano di una sede dell’FBI.( COME PINELLI IN ITALIA )
Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all'epoca del loro processo; a nulla valse la confessione del detenuto portoghese Celestino Madeiros, che scagionava i due. I due furono uccisi sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham.
A cinquant'anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977 Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria di Sacco e Vanzetti.
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